Una gravidanza all'estero
Per le donne che vivono all’estero, lontano dalla famiglia e dagli amici attraversare gli effetti fisici, fisiologici e psicologici della gravidanza può essere impegnativo.
Diventare mamma è un’esperienza ricca di emozioni, in cui si accavallano sentimenti di felicità, timori e interrogativi su di sé. Alcune donne si sentono più vulnerabili e inquiete in gravidanza, in particolar modo se sono lontane da casa.
L’assistenza medica diversa da un paese all’altro e la nuova lingua possono causare dubbi e incomprensioni, creando una situazione di passività nella donna.
Scegli di essere assistita durante la gravidanza e dopo il parto da chi ti può comprendere e può “tradurre” la cultura di arrivo per garantirti un senso di pieno potere e capacità decisionale nell’attraversare questi momenti!
Se necessario posso aiutarti a dialogare con i professionisti del luogo, ospedalieri o privati, da te scelti.
la comunicazione è fondamentale
Durante la gravidanza è importante condividere la propria esperienza con altre donne, creare alleanze e raccontarsi.
Entrare a far parte di un gruppo di donne, online o locale, è un ottimo modo per confrontarsi e socializzare. Altrettanto importante è la comunicazione all’interno della coppia e con i familiari più stretti.
L’assistenza ostetrica in lingua Italiana con me ti consentirà di sentirti più rilassata, accolta e compresa in questi momenti di cambiamento. Valuteremo insieme i tuoi bisogni, la cultura di arrivo e se necessario ti aiuterò a dialogare con i professionisti del luogo in cui ti trovi ed a capire le tue esigenze: dove vorrai partorire, come e con chi.
Ti seguirò dopo il parto, anche online, nell’avviamento dell’allattamento, nella comprensione dei nuovi ritmi ed equilibri di vita per voi genitori ed eventuali sorelline e fratellini.
Si tratta in ogni caso di un grande cambiamento che può portare con sè anche aspetti stressanti: riorganizzare la propria vita, i distacchi inevitabili, le differenze culturali, la costruzione di nuovi equilibri e legami… Se insorgono sentimenti di tristezza, solitudine e frustrazione è tutto normale!
Ad esempio quanti di voi possono rispecchiarsi in Dahlia, giovane socievole e vivace:
le parole di dahlia
“Mi sono trovata in difficoltà a relazionarmi con i colleghi. Li trovo poco espansivi, poco curiosi, poco disponibili nei miei confronti, per cui passo il tempo da sola, al lavoro e la sera in una casa vuota che fatico a sentire mia.”
COSA SI PUÒ FARE?
Approfondire la conoscenza della lingua è il primo step. Consente di relazionarsi agevolmente con gli altri, cooperare nel lavoro, esprimere se stessi e soddisfare le necessità primarie in autonomia come fare la spesa, andare in banca o dal medico.
Coltivare la conoscenza linguistica e culturale permette di fortificare il senso di appartenenza al nuovo ambiente.
Nutrirsi di esperienze positive e piacevoli come ad esempio partecipare a gruppi ed eventi tra espatriati per sperimentare un senso di familiarità. Inoltre conoscere persone nella stessa situazione, con cui condividere difficoltà e ricevere consigli fa sentire meno soli ed apre a nuove possibilità. Potenziare le proprie risorse ed abilità dedicandosi ad attività congeniali ripristina la fiducia in se stessi ed un forte senso di identità.
Quando finalmente si ha un po’ di confidenza con la lingua è ora di aprirsi al nuovo, passare da una socialità ristretta di Expats a quella allargata dei “Locals”, vivendo le usanze del luogo, celebrandone le festività e assaporandone i cibi è una sfida che porta con sé grande soddisfazione.
